A casa di Roman Brogli-Sacher
L’Arena
Interpretazione ariosa e dettagliata, quella di Brogli-Sacher, che illumina i particolari con fraseggio mobile e chiaroscurale, senza mai perdere di vista il senso complessivo delle partiture; declamatoria e perfino retorica, nel senso migliore del termine, quando il »racconto« cosi prescrive, ma capace di sfumature anche introspettive, sempre realizzate con l’evidenza di un ottimo quanto efficace controllo dell’ insieme orchestrale.
GBOPERA
La serata è stata affidata alla bacchetta del direttore tedesco Roman Brogli-Sacher, che, con uno stile coinvolgente, ha saputo, soprattutto nelle partiture di Strauss, fare emergere e brillare gli strumenti orchestrali a turno, secondo il grado della loro rilevanza, ma mantenendo, nel contempo, l’equilibrio e il controllo. Con un gesto fluido e espressivo, ha fatto emergere i colori, le diverse qualità timbriche, i contrasti di dinamica, le citazioni, le ironie, le atmosfere e le radiose bellezze dei due popolari affreschi Straussiani, che nella parabola delle loro storie, seguono la stessa traiettoria ma con spirito diverso. L’orchestra ha risposto al meglio con partecipazione e trasporto, ciascuna sezione dimostrando la consapevolezza del proprio ruolo all’interno del quadro. Un’ottima prestazione dei fiati con menzione speciale ai corni, ai quali, Strauss, cornista, ha regalato i momenti fra i più significativi ma anche fra i più esposti e rischiosi. Il direttore e l’orchestra sono stati premiati con vivo entusiasmo dal pubblico.